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apr

Pignoletto: il re dei colli bolognesi

Il Pignoletto è il vino emiliano per eccellenza, coltivato soprattutto della zona di Bologna e per questo chiamato "re dei colli bolognesi". Secondo alcuni, il suo nome deriva dalla forma dell’acino, che ricorda una piccola pigna. Secondo altri proviene dalla dicitura “pino lieto”, che significa poco dolce, o dall’aggettivo “pignole” dato a questo tipo di uva coltivata nel bolognese, che si riteneva poco adatta alla produzione di vino.

Recentemente si è scoperto che, al contrario di come si è sempre ritenuto, non è un vitigno autoctono dell’Emilia Romagna. Analisi del DNA lo hanno infatti associato al Grechetto gentile, un tipo di uva della zona umbra, e al Greco, diffuso in tutto il meridione e in particolare in Campania e in Calabria, le cui origini risalgono al Seicento.

Le aree coltivate a Pignoletto sono però presenti esclusivamente in Emilia Romagna, nelle province di Bologna - in particolar modo sui colli bolognesi - e Modena, nel comune di Savignano sul Panaro. Le altre zone emiliane interessate sono i colli imolesi e riminesi, dove l’influsso del mare conferisce al vino un profumo ancora più intenso e aromatico, che prende il nome di Rebola.

Il grappolo del Pignoletto è di medie dimensioni, compatto e allungato, con acini di dimensione altrettanto media, forma ellittica e colore giallo-verde, tendente all’oro nella piena maturazione. La produttività è prevalentemente legata a zone dell’Emilia Romagna, è abbondante e quasi sempre costante. Il germogliamento è abbastanza precoce, verso la seconda decade di aprile. La vendemmia comincia nella seconda metà di agosto per spumanti e vini frizzanti, e a fine settembre per le altre tipologie.
Il vino che si ottiene è un bianco raffinato e dal colore giallo paglierino con riflessi sul verde, che all’olfatto rivela un odore delicato, fresco e leggermente fruttato. Per questo viene chiamato il “re dei colli bolognesi”.

Tra i produttori di Pignoletto della zona troviamo l’azienda vitivinicola Dalfiume Nobilvini, che dal 1949 nel territorio di Castel San Pietro Terme (nel Bolognese) si dedica alla produzione di Pignoletto, Sangiovese, Trebbiano, Albana, Chardonnay, Cabernet Sauvignon e Barbera, coniugando moderne tecniche di coltivazione e produzione al rispetto per l’ambiente, e facendo dei suoi vini prodotti di indiscussa qualità con un ottimo rapporto qualità-prezzo.
Il marchio Dalfiume Nobilvini ha un’ampia scelta di etichette, passando dagli Igp tradizionali ai Dop Romagna e dei Colli d’Imola, disponibili in vari formati per coprire le richieste dei consumatori. Tutti i vini, commercializzati sia nel canale Horeca che nella grande distribuzione, sono disponibili sia in bottiglia che in fusti, entrambi di grande qualità.

Altro marchio storico del settore è Villa Poggiolo. Anche in questo caso, la ricerca della massima qualità attraverso moderne tecnologie e attente ricerche, e la tipicità dei prodotti nel rispetto della tradizione si fondono insieme per garantire vini di assoluto pregio. Nella linea di produzione oltre al tipico Pignoletto troviamo Cabernet Sauvignon, Chardonnay e Sangiovese.

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